L’astrofisico Alberto Conti presenterà il suo lavoro per la costruzione del telescopio James Webb – il più importante dopo quello di Galileo – e racconterà il suo ruolo e quello di tanti “cervelli” italiani alla Nasa. Quando il telescopio entrerà in funzione, a un milione e mezzo di chilometri dalla Terra, continuerà la ricerca della vita nell’Universo con una serie di nuovi strumenti che potrebbero darci indicazioni sulla natura della vita su altri pianeti. Lo studioso parlerà anche della sua condizione “schizofrenica” di scienziato che viaggia tra le stelle, ragiona con misure sovrumane ma è… umano.