Oggi è impensabile vivere senza pc, tablet o smartphone. Le tecnologie digitali sono così pervasive da essere diventate quasi un’estensione del nostro corpo. Tuttavia, secondo alcune evidenze scientifiche, i nuovi mezzi digitali rischiano di danneggiare mente e corpo. Tra motori di ricerca e social network, i più giovani trascorrono davanti a un monitor più del doppio del tempo che passano a scuola. Preferiamo la comodità di un “touch” o di un “click”, rinunciando a cercare le informazioni all’interno dello spazio fisico. Siamo diventati più pigri. Peccato che per mantenere in salute il cervello sia necessario interagire attivamente con l’ambiente che ci circonda.
E le conseguenze dei nostri eccessi digitali si vedono: aumento dello stress, di patologie depressive, dei disturbi dell’apprendimento, della predisposizione alla violenza. E se fossimo affetti da una forma, più o meno grave, di demenza digitale?
Le nuove tecnologie forniscono indubbiamente un valido supporto alle attività umane, ma non sono esenti da effetti collaterali. La buona notizia è che siamo ancora in tempo per correggere la rotta, a patto che si sia disposti a guardare con più lucidità le conseguenze e i rischi che derivano da un uso scorretto della tecnologia.